Ma come fare nella pratica?
Le piccole e medie imprese italiane credono e puntano sulla sostenibilità non solo come “dovere” ma anche come strategia di posizionamento competitivo e reputazionale. Il report “SMEs: Key Drivers of Green and Inclusive Growth”, pubblicato dall’OCSE nel 2018, indica che le PMI contribuiscono a una quota compresa tra il 60 e il 70% di tutte le emissioni climalteranti di fonte industriale in Europa.CEDRO è un riferimento circolare. Come nel cerchio, in cui non c’è né un principio né una fine ma solo un senso, le cinque fasi danno senso al senso.
CEDRO è da percorrere tutto nell’ordine previsto in quanto il punto di partenza di ogni fase è il risultato di tutte le precedenti.
CEDRO è virtuoso perché permette alle imprese di non essere statiche ma di considerare i nuovi rischi e le nuove opportunità di un ecosistema BANI (Brittle; Ansious; Non linear; Incomprehensible).
CEDRO può essere applicato in qualsiasi impresa di qualsiasi industry e complessità.
CEDRO non può funzionare se il contesto aziendale è caratterizzato da pregiudizi o quando manca la voglia di mettersi in gioco o non c’è una comunicazione autentica, consistente e trasparente ovvero, infine, quando non c’è integrità nei comportamenti.
C.E.D.R.O. è una metodologia di lavoro che considera il Change Management quale mezzo e non quale fine di qualsiasi viaggio verso la sostenibilità.
È un modo di considerare la sostenibilità come fattore organico per la crescita e per la stessa esistenza dell’azienda.
Un modello di Project Management che punta all’orchestration delle azioni stand alone già eseguite e di quelle da eseguire in tema ESG.
Indipendenza e competenza per affiancare il Board nell’interlocuzione e nella gestione di tutte le nuove opportunità ESG.